Scivolando

Certe volte non sai dove andare.
Non sai cosa fare e, per te, che nel silenzio del tuo cervello ti ripeti spesso che la tua forza è saperlo sempre con certezza, non è facile.
Senti che scivoli e, intanto che lo pensi, scivoli davvero.
Pattini su due piani diversi, sfalsati. 
E mentre vai saltelli o ti tieni, sperando di non cadere e far vedere a tutti che sei in difficoltà.
O peggio sperando di non cadere finendo col deludere qualcuno. 
Soprattutto questo.
Ma chissà perchè, oltretutto, ti scopri anche autolesionista, mentre chissà perchè ti tacci di egoismo temendo di aver trasformato le tue preoccupazioni per qualcuno in ombre di possibili solite preoccupazioni per te stessa.
Ebbene, no.
Oggi non sei preoccupata per te stessa, che ti cosa dirlo?
Ti preoccupi degli altri.
Di quello di cui hanno bisogno, di quello che non vogliono.
Di quello che puoi fare per loro, di quello che credi farebbe bene a te ma male a loro.
Del rispetto che vuoi conservare per loro e per i loro spazi.
Dei modi che cerchi per stare con loro senza importi troppo.
Delle decisioni che prenderanno, che non condividi.  E che hai già condannato.
Ma che accetterai, qualora andasse così.
Pensi a chi sta male e per te starà sempre bene.
A chi sta bene e si sta facendo del male.
Pensi un pò a tutto, e anche a te.
Ma il discorso non ha più un  senso, perchè è scivolato. 
Come te.
Proprio come te.