METTIAMO MANO ALL’ARMADIO

Due volte l’anno, ma talvolta anche più spesso, a casa mia si fa tempo di svuotare e ririempire gli armadi. La maggor parte della gente lo chiama cambio io invece genocidio di stagione. Perché da un paio d’anni, non si sa come mai, ogni volta che metto mano ai miei vestiti ne regalo la metà e ne butto un quarto.
Prima non era mica così. Per anni il mio guardaroba era sempre tristemente lo stesso e si trattava solo di spostare in basso la roba che serviva e in alto quella ormai fuori stagione. Da circa due anni invece – ovvero da quando la gestazione e la nascita di mia figlia la grande mi avevano sottratto il corpo e la voglia di averne uno – ho preso le redini della situazione e ho deciso di curare il mio aspetto. Partendo dal make up e poi dal look.
Per cercare il mio stile ho fatto molti tentativi e acquistato roba di ogni genere che ancora sto smaltendo. Con somma gioia, nell’ordine, prima di mia sorella e poi della Caritas. Per me, infatti, non vale la regola che le sorelle grandi passano i vestiti alle piccole, ma il contrario: io, che sono nata dopo, a volte compro vestiti troppo piccoli per me e allora li passo a mia sorella che è maggiore solo anagraficamente, visto che in confronto a me è una nana. O io un bisonte, questione di punti di vista.
Comunque ho imparato la lezione e compro tutto a misura, anzi pure abbondante, così non sbaglio più.
Il cambio di stagione mi piace tantissimo. Amo riscoprire cose sepolte, buttare (e comprare), liberarmi dell’inutile. Ma del superfluo, mai, per principio (firmato Shopaolic).

L'armadio di Carrie

L’armadio di Carrie

 

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