Si stava meglio quando si stava peggio

Quante volte gli adulti più adulti di voi vi hanno detto che siete dei privilegiati?
Che per voi la vita è facile, che avete tutto a disposizioni, che non vi manca nulla?
Che per voi sono ovvie e normali cose che a loro, ai loro tempi, non era nemmeno concesso desiderare?
A me, un milione di volte.
Lo hanno detto a me e l’ho sentito dire agli altri, nei discorsi a tavola così come alla fermata dell’autobus o nei lunghi memoriali letti ovunque.
Si cari, secondo loro per noi è tutto più semplice.
Alleluia. Rendiamo grazie.
Siamo proprio fortunati.
Perchè abbiamo il cellulare quando loro non avevano nemmeno il telefono a casa.
Ci cambiamo 2 volte al giorno mentre loro avevano 2 vestiti: quello per la domenica e quello per il resto della settimana.
Possiamo usare la lavatrice, mentre loro lavavano tutto a mano.
Il sabato sera usciamo, andiamo a mangiare fuori o a ballare mentre a loro i loro genitori non lo permettevano.
Abbiamo tutte le comodità.
E’ vero, per carità, le abbiamo.
Ma chissenefrega, ce lo mettiamo?
Loro non hanno proprio idea di quanto ci piacerebbe avere tempo da perdere per preoccuparci della comodità che ci mancano.
Le comodità cosa sono se non qualcosa “in più”?
Magari ci sembrano necessarie perché le abbiamo sempre avute ma tutto sommato non sono così indispensabili.
Le cose indispensabili sono altre, e noi quelle non le abbiamo.
Ci laureiamo con fatica e la nostra laurea è carta straccia perché ce l’hanno tutti: all’epoca loro, una laurea ti cambiava la vita.
Mio padre mi ha raccontato che negli anni ’60 guadagnava 120.000 lire e ne spendeva 35.000 per l’affitto, cioè circa un quarto dello stipendio. Oggi in media si guadagnano 1200 euro al mese e se ne spendono 700 in affitto. Più della metà dello stipendio.
In quanto a proporzioni loro stanno messi meglio mi pare.
All’epoca loro camminavi per strada e non dovevi aver paura di nulla perché non c’era nulla da temere.
Oggi hai paura di tutto perché tutto è un potenziale pericolo.
Anche l’aria che noi respiriamo.
Loro si sposavano con estrema facilità perché non andavano incontro a complicazioni. Noi non abbiamo i soldi per poterci sposare.
Facevano figli senza problemi.
Oggi solo una coppia su 5 riesce a concepire un figlio senza far ricorso almeno ad una cura fisica o psicologica.
Loro vivevano bene, senza comodità.
Noi viviamo malissimo, pieni di comodità.
Insomma se ci spostiamo dall’ambito delle comodità a quello che riguarda i massimi sistemi dell’esistenza, loro ci battono 10 a 1.
E si lamentano pure.