Quarta serata del Festival: la parola d’ordine è “Napoli”

Grande Napoli. Non mi riferisco solo al 3-0 rifilato ieri sera dagli azzurri alla Fiorentina durante la partita di campionato per la quale sono stata costretta a guardare le prime due ore di Sanremo su RaiDiretta web che, si sappia, è in diretta quanto io sono bionda visto che c’è una differita di almeno 30 secondi.

Grande Napoli per l’intervento di Siani, divertente e a tratti addirittura poetico, importante perché perlomeno un comico in quattro serate lo hanno azzeccato, dopo tanto patire.

Grande Napoli,  e qui sono in ritardo di una serata col commento, perché risentendo “Torna a Surriento” di Finardi e Noah nella serata di giovedì io l’ho trovata enormemente poetica.

Dunque ieri sera quarta serata del Festival con la proclamazione del vincitore della sezione giovani, quest’anno denominata Sanremo Social forse perché questi ragazzi venivano da centri sociali o perché neanche lì li hanno voluti? Ce ne fosse una da salvare, gli avrei dato una medaglia. Tutti inascoltabili, veramente. E me ne dispiaccio.

I big si sono invece esibiti in una reinterpretazione del proprio brano in gara (finalmente li abbiamo risentiti) con un ospite ad accompagnarli. Ecco dunque D’Alessio e la Bertè ballare in un imbarazzante momento televisivo con Fargetta che mixava “Respirare” e un’orda balorda di ragazzi che ballavano in stile disco. Imbarazzante sì, ma la canzone ha subito un notevole miglioramento. Poi Emma con Curreri, Arisa con Giovanardi, Dolcenera con Max Gazzé, Renga con un meraviglioso coro “ecumenico”, Bersani con Paolo Rossi fino all’improbabile arrivo di Platinette versione uomo con i Matia Bazar che, chissàcomemai, sono poi stati eliminati a sorpresa dalla gara insieme, assafà, a Chiara Civello.

L’utilità della stangona Ivana è sempre più un mistero, più grande di quello della Fornaciari, mentre continua il successo personale di Papaleo in questo festival, con la sua presenza naif e stralunata che piace un sacco.

In conclusione, una bella serata.

Invece, in conclusione di questo intervento, un’immancabile nota polemica. Durante tutta la settimana ho seguito con ardore i programmi televisivi che si sono occupati della kermesse sanremese e dovunque giravo, dovunque mettevo, mi ritrovavo Marcella Bella che sproloquiava per non essere stata ammessa al Festival, criticava Morandi e le canzoni a suo avviso mediocri, etc etc. Ero molto curiosa di sentire a quel punto il pezzo da lei proposto per poter promuovere il nuovo disco, quando mi è capitato di sentire un brano di quel disco, che ripropongo a tutti voi, e vi prego di perdonarmi.

Che dire? W la faccia tosta.